di Giulio Andreani e Angelo Tubelli
L’efficacia della composizione negoziata è sempre stata limitata dalla mancanza di disposizioni che
consentissero, nel suo contesto, una riduzione sostanziale dei debiti fiscali e contributivi. Un
tentativo di colmare tale lacuna è stato esperito in sede di elaborazione del D.L. n. 13/2023, nella
cui versione iniziale era stata prevista per il debitore la possibilità di raggiungere con
l’Amministrazione finanziaria un accordo avente a oggetto la decurtazione dei debiti tributari e
contributivi, in caso di esito positivo della composizione negoziata. Tuttavia, tale previsione è stata
all’ultimo momento espunta dalla versione finale del Decreto legge, pur venendo con esso
introdotte altre misure fiscali utili per le imprese che accedono a detto percorso di risanamento. È
interessante allora individuare le ragioni per le quali l’estensione della transazione fiscale alla
composizione negoziata non è avvenuta e, soprattutto, comprendere se si tratta di ragioni che
hanno un reale fondamento.
27 marzo 2023